Archive for gennaio 2006

Missili contro Cavalieri



Vittima dell'insonnia, nonchè drogato di zapping satellitare, ieri notte verso le due e mezza sono capitato su SkySport 3, trovando una partita di NBA in diretta. Del basket in particolare non mi interessa granchè, ma lo sport mi piace tutto, così mi sono messo a guardare, sperando nel colpo di sonno. La contesa in questione vedeva di fronte gli Houston Rockets, ossia i "Missili di Houston" (nick comprensibilissimo, dato che a Houston c'è la NASA), e i Cleveland Cavaliers, ossia i "Cavalieri di Cleveland" (e qui non mi è proprio chiaro cosa abbia a che fare Cleveland con cavalieri, cavalli e simili, ma vabbè, è carino e suona bene). Si giocava a casa di questi ultimi, nel nord dell'Ohio, zona dei Grandi Laghi.

Beh, uno spettacolo. Non tanto il gioco in sé, anche se quelli sono tutti fenomeni, quanto la cornice del pubblico, il suo comportamento così come quello delle squadre, il clima di festa ed entusiasmo generali. Per inciso, hanno vinto i “Missili” ospiti, pure con un certo scarto, nonostante fossero i penultimi in classifica contro i “Cavalieri” secondi.

Tale Tracy McGrady, il migliore di Houston, ha annichilito l’idolo di Cleveland LeBron James… ed è stato applaudito a scena aperta dal palazzetto pieno di tifosi avversari, molti dei quali erano intere famiglie con bambini festanti. Alla fine, un gesto di reazione e stizza di James, che - ricordo - era appena stato rullato a casa sua, ha provocato una pioggia di fischi dai suoi stessi sostenitori. Lui si è scusato immediatamente verso le tribune, e ha dato la mano all’avversario. Fine, tutti a casa a bere Budweiser mangiando hamburger, saluti e alla prossima. Poliziotti sugli spalti, neanche l’ombra.

A parte i luoghi comuni, e a parte il fatto che l’America mi sta e continua a starmi potentemente sui coglioni, specie poi gli stati come l’Ohio, rurali e tendenti al fondamentalismo evangelico, che hanno votato e ri-votato quella merda di Bush… a parte tutto questo, mi sono venute in mente un po’ di cose.

Mi è venuto in mente Totti in nazionale che sputa all’avversario. Mi è venuto in mente Inzaghi che ha costruito una carriera sulle simulazioni per ottenere i rigori. Mi sono venuti in mente i cori razzisti dei tifosi dell’Inter ai giocatori di colore, e il saluto fascista di Di Canio. Mi è venuto in mente l’ultimo gioiello dell’esportazione italiana, cioè quel semianalfabeta butterato di Cassano, arrivato a Madrid con fighetta decerebrata al seguito (velina? letterina? troietta generica? …non è dato saperlo, ma una cosa è sicura: se non guadagnasse milioni, uno così la farebbe scappare urlando), che non riusciva a rispondere in italiano semplice alla conferenza stampa.

Bello, educativo per i giovani, pieno di modelli di riferimento, il nostro sport nazionale.

Mi sono vergognato, cazzo.

Pensiero del giorno: "E' sempre un piacere conoscere un Jedi"
(Jango Fett, "Attack of the Clones", 2002)



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