Archive for marzo 2006

Paola lo sa



Non so dove sia stato l'errore. Probabilmente, quando ho sottoscritto il contratto per l'utenza telefonica e l'adsl, ho barrato distrattamente qualche casella di troppo riguardo alla privacy. Fatto sta che il mio numero di casa deve essere in cima alle liste delle società di telemarketing, e sono mesi che un paio di chiamate quotidiane da gentilissime operatrici di call-center non me le leva nessuno. Non che mi dispiaccia più di tanto, e considerando il lavoro di merda a cui sono costrette, sottopagate e precarie, queste povere criste, cerco sempre di essere gentile nei miei dinieghi. E siamo sempre andati d'amore e d'accordo. Finchè si tratta di spiegare che no, non mi servono mobili, tappeti o corsi di informatica, non c'è problema.
Qualche giorno fa, però, è scattato il divieto di rendere pubbliche le rilevazioni e i sondaggi di carattere politico... e contemporaneamente, chissà perchè, le telefonate da parte degli istituti specializzati in tal senso si sono moltiplicate esponenzialmente. Probabile che, alla stretta finale ed in vista dell'ultimo confronto televisivo tra Prodi e il figlio di puttana mafioso, l'urgenza di monitorare le opinioni per studiare le ultime mosse di propaganda si sia fatta estrema. Ah sì, piccolo particolare: le chiamate sono TUTTE commissionate o riconducibili a candidati e schieramenti di destra. Cominciano ad essere un pò tesi, secondo me, perchè si sono pure fatti molto più aggressivi. E per la nota legge dell'azione e della reazione, ho cominciato a fare lo stronzo anch'io. Scoprendo che non sono assolutamente preparati alla franchezza nelle risposte. Un esempio:


Buonasera, scusi il disturbo, sono Paola della xxx, può dedicarmi qualche minuto per rispondere ad un sondaggio elettorale?(voce carinissima, professionale)
Ciao Paola, per chi è?
Come, scusi?

Chi è il committente.
Ah, bè, è un sondaggio di gradimento sulla Casa Delle Libertà.
Cioè Berlusconi vuol sapere cosa penso di lui?
Eh ma non è così semplice, ci sono molte domande su molti aspetti dell'operato del Governo, con diverse scelte di risposta possibili...
Quali sono le opzioni?
Come le opzioni?(voce diffidente)
E' un test a risposta multipla, no? Quali sono le opzioni da scegliere?
Allora, il primo quesito: è d'accordo con la politica del Governo in materia di...
Paola, ho chiesto quali sono le risposte tra cui scegliere.
Uh...insomma, cioè, ci sono tre livelli di gradimento. (voce titubante) 
Andiamo già male. E se non gradisco per niente?
Come scusi, cosa intende?(stupita)
Niente, niente, lascia stare. Dimmi le tre risposte possibili.
Dunque: 1)"Sono molto d'accordo" 2)"Sono moderatamente d'accordo" 3)"Sono poco d'accordo". Posso fare la prima domanda?
No.
...........
Vedi, Paola, la mia posizione politica non è rappresentata.
...........
Paola, ci sei?
Sì, scusi, è che non capisco, cosa significa?(voce bassa)
Ecco, io non sono "poco d'accordo" con Berlusconi. Io lo voglio morto.
Ma...(sempre più bassa)
Ma niente. Aggiungete al questionario le opzioni 4)"Mi disgusta questo governo e il suo capo" e 5)"Spero che si suicidino tutti in galera", poi sceglierò caso per caso quale tra le due rispecchia la mia opinione.
Oh...(un sussurro)
Paola, non ti preoccupare. Non è colpa tua. Vedrai che se ad Aprile va tutto bene, poi finirai per avere un contratto decente anche tu. Ti pagano all'ora o ad ogni questionario completato?
Io...cioè, un poco all'ora, e un poco in base alle chiamate con sondaggio concluso.(imbarazzata)
Lo sai che sono le nove e venti di sera, sì? Quando hai cominciato il turno?
Ehm, a mezzogiorno, questa è l'ultima telefonata...(timida, ma un pò più rilassata)
Facciamo così: Metti "sono poco d'accordo" a tutte le risposte, poi ti togli le cuffiette col microfonino e vai a casa, ok?
Ah, va bene, grazie. Mi dispiace per il disturbo, è che...(voce di nuovo bassa)
Lo so, lo so. Devi lavorare pure tu. Vai anche all'università?
Eh, si, la mattina, così poi faccio le sere qui...(tranquilla, stanca)
In bocca al lupo per tutto, Paola. Buonanotte.
Ciao, buonanotte. Grazie ancora.(rinfrancata)
Click.


Niente da fare, rimango troppo buono. Quindi ora, per non aver avuto cuore di rompere le palle ad una povera studentessa-lavoratrice, quella merda del Banana penserà che sono appena "poco d'accordo" con lui. E così innumerevoli altri come me, che lo vorrebbero appeso per i piedi.
Però almeno Paola lo sa. Ed è andata a casa prima.


Pensiero del giorno:"Questa festa è finita"
(Mace Windu, "Attack Of The Clones", 2002)    

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Lo Stato ideale



Pare che ultimamente sia di moda sbattersene delle regole e delle leggi. Anzi, sbattersene non basta, se te ne crei di tue è meglio. Allora ho pensato: perché non andare oltre, e immaginare, come bambini che giocano a fare il Re, un proprio ordinamento istituzionale, uno Stato personale ritagliato su misura, un intero sistema che rifletta esclusivamente se stessi, sguazzando nell’autoreferenzialità?
Come prima cosa, mi applicherei a riformare profondamente il codice penale, introducendo tutta una serie di nuovi reati. Trovo scandaloso che non si sia ancora pensato di legiferare in proposito.


Dunque… nel mio Stato ideale, per esempio, riterrei gravissimo macchiarsi dei delitti di:

Rompimento di coglioni non richiesto
(pena: da due a cinque anni di lavori socialmente utili, passati a risolvere problemi agli altri invece di creargliene)



Telefonata inutile
(pena: tre anni di isolamento nel deserto, con la possibilità di comunicare col mondo esterno solo tramite messaggi di fumo)



SMS inutile
(pena: come sopra, ma con la possibilità di usare solo piccioni viaggiatori. Circostanza aggravante per questo reato è l’uso delle K, con pena aumentata a cinque anni)



Lampeggiamento aggressivo con abbaglianti su corsia di sorpasso
(pena: un anno di lavoro forzato come commesso viaggiatore sulla tratta Mestre-Bologna, ma alla guida di un Fiorino 900)



Uso reiterato nella conversazione di vocaboli-tormentoni televisivi
(pena: un anno di reading – come lettore – di opere di Pirandello presso circoli ricreativi per anziani)



Sfoggio arrogante di abbronzatura fuori stagione
(pena: tre estati consecutive da passare archiviando volumi nei sotterranei di una biblioteca, dalle 8 alle 21)



Visione al cinema di film dei Vanzina
(pena: sei mesi di Welles, Lang, Eisenstein, Truffaut e Fellini tutte le sere. Con interrogazione finale sulla comprensione dei contenuti)



Shopping compulsivo
(pena: due anni come commessa – mi perdonino le signore, ma è reato tipicamente femminile – da MaxMara, durante i saldi, ma non potendo nemmeno provare i capi. Circostanza aggravante è il costringere per ore un accompagnatore maschio ad assistere, in questo caso alla pena vanno aggiunti due campionati di calcio da seguire integralmente in tv, processi del lunedì compresi)



Consigli e pareri non richiesti
(pena: un anno affidati ad un tutor specializzato – una parrucchiera cinquantenne, per esempio – che istruisce ininterrottamente su cosa è meglio fare in ogni circostanza della vita, spaziando dall’alta finanza alle pratiche sessuali)



Esibizione molesta di amicizia interessata
(pena: da tre a sei anni in una comunità di recupero dove a tutti serve qualcosa da te e ti cagano solo per questo, ma se hai bisogno di qualcosa diventi invisibile)



Squillo di telefono al cinema
(pena: morte. Aggravante: suoneria di Tiziano Ferro, nel qual caso viene prevista la tortura prima dell’esecuzione. Eh lo so, dura lex sed lex)



Ritardo sistematico
(pena: due anni di appuntamenti in luoghi freddi e piovosi a cui arrivare in perfetto orario ed aspettare una media di un’ora tutte le volte)



Salto privilegiato di coda fuori da discoteca
(pena: tre anni di confino a Ibiza. Dove però tutti i buttafuori di tutti i locali hanno la tua foto segnaletica, ti fanno comunque aspettare ore per arrivare alla porta, e poi ti ridono in faccia)



Uso di occhiali da sole fashion di notte per bullarsi
(pena: da tre a cinque anni di confino al circolo polare artico, con l’obbligo di avere sempre addosso lenti scurissime durante i sei mesi di buio, e la proibizione di usarle durante i sei mesi di luce accecante)



Jeans con cavallo ridicolmente basso
(pena: tre mesi con un peso di dieci chili appeso alle palle, così almeno c’è uno scopo)






...sicuramente ne dimentico parecchi, ma si accettano suggerimenti.






Pensiero del giorno: "Insieme potremo governare la Galassia"
(Darth Vader, "The Empire Strikes Back", 1980)



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