Archive for novembre 2008

People


Si avvicina un po’ impacciato. Mette un piede sul piccolo gradino, si china in avanti. Sembra che stia controllando se davvero è tutto acceso e funziona. Appoggia il bastone di fianco, sul muro, si toglie il cappello e ce lo mette sopra. Indossa abiti di ottima fattura, ma sono lisi e si vede. Tanto. Però il colletto della camicia, consumato quanto si vuole, è candido, e si vede anche quello. Cerca, con calma, nella tasca del cappotto.  Tira fuori un portafoglio enorme, sformato, di un bel cuoio scuro. Chiuso con la fibbia. La apre in modo malfermo, cerca e fruga, e trova la scheda magnetica, la guarda, la gira, finchè non è sicuro che sia messa nel verso giusto. La inserisce attentamente nella fessura, usando tutte e due le mani. Digita il codice molto concentrato, battendo dall’alto, e a ogni schermata successiva si ferma a leggere prima di proseguire. A un certo punto si blocca, aspetta, e sembra pensarci su. Poi scuote piano la testa, e preme altri pulsanti. Sempre molto lentamente.


Una ragazza dall’aria infastidita, che sta aspettando insieme a me, comincia a scrivere un SMS in modo nervoso. Mi colpisce il contrasto tra il muoversi pacato delle dita del vecchio, e il balletto frenetico sulla tastiera del cellulare. Ma adesso lui ha finito, prende le banconote e il tesserino, e con un mezzo sorriso di scusa si scosta. Sorrido a mia volta, e non mi avvicino subito, per lasciargli il tempo di rimettersi il cappello e prendere il bastone. La ragazza sbuffa, apposta, in modo da farsi sentire. Io arrivo davanti allo schermo, e mi accorgo che lo scontrino dell’operazione precedente è rimasto lì. Lo leggo. Prelievo, venti euro. Saldo residuo, trentacinque euro. E’ il dieci del mese. Non sorrido più.

Pensiero del giorno: “Non posso guardare”
(Obi-Wan Kenobi, “Revenge Of The Sith”, 2005)

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