Archive for aprile 2013

Faces Of Death

Mi rendo conto che formarsi un'opinione, a volte, è difficile. Già era difficile decidere se votare, chi votare, e perchè. Dopo un ventennio nauseante, qualunque opzione avesse potuto causare almeno un po' di rompimento di coglioni ai miserabili dai quali ci facciamo allegramente fottere tutti quanti, per quanto discutibile e a volte grottesca, diventava una scelta comprensibile. Fermo restando il rompimento di coglioni come obiettivo massimo, di più da questo paese è perfettamente inutile aspettarsi. E vai col Grillo.

Per capire se e quanto all'inizio abbia funzionato, lasciando da parte le troiate da servi della gleba che si leggono sui giornali, ho implementato una delle poche tipologie di analisi che ritengo quasi infallibile: la fisiognomica. Per l'esattezza, fisiognomica contestualizzata. Insomma, guardare che facce fanno a seconda dei momenti.

Subito dopo le elezioni, per un brevissimo tempo, ero quasi contento: le espressioni smarrite e vagamente angosciate delle terrificanti teste di cazzo del PD, del PDL, e degli organi di informazione, sembravano vere. Non come la faccia di Craxi cacciato a calci in culo e monetine, sarebbe stato pretendere troppo, però non erano male. Poi succede quello che succede, ovvero nulla, altra cosa banalmente prevedibile.

Adesso, nel chiedermi dove andremo a finire, mi basta vedere Berlusconi, Bersani e Monti ridere di gusto dandosi pacche sulle spalle. Si sono cagati addosso per tipo tre secondi, dicendo “no, non può capitare proprio a me”, poi una rassicurante equipe di medici gli ha comunicato che “è benigno, nessun problema. Certo, un terzo dei voti che significano vaffanculo bastardi sul momento inquietano, ma siamo in Italia, il cancro della democrazia rappresentativa è stato debellato da anni. Tranquilli, un po' di dieta, calmi con spartizioni di banche, distruzione del sociale, ruberie clamorose e puttane minorenni per qualche settimana, e tornerete in piena forma.”

A proposito di fisiognomica: sono un paio di giorni che la Merkel ha stampata in faccia la felicità radiosa e colpevolmente birichina di un'adolescente bavarese un po' zoccola che ha appena scoperto gli interessanti usi alternativi dei bratwurst. Ma sta guardando Enrico Letta.

Pensiero del giorno: “Inquietante e pericoloso questo enigma è”
(Yoda, “Attack Of The Clones”, 2002)

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On The Road Again - 5 (Hangover)



Capitoli precedenti: 1 - 2 - 3 - 4

Un raggio di sole, luminoso come può esserlo solo la luce di una tarda mattinata di primavera, quando fa ancora freschetto ma la percezione di risveglio dei sensi e dell'umore si sincronizza con le gemme sugli alberi, il cinguettio dei passeri, e l'accorciarsi delle gonne, in letteratura come nel cinema costituisce la metafora più evidente della gioia di vivere, della speranza e del riscatto dopo la notte buia.
A me non fa che peggiorare il mal di testa.
Una volta aperti gli occhi, la sensazione di straniante disorientamento tipica di quando si è dormito in un luogo sconosciuto viene aumentata dal fatto che intorno al divano da dove sono risorto, mettendomi seduto e osservando con perplessità la stanza, vedo pile di scatoloni di cartone, borse, quadri e poster appoggiati alla base delle pareti, mobili smontati.
Ho ancora addosso i vestiti, e un sapore in bocca tipo piccione morto infilato in gola. Lei è davanti a me, seduta su un tavolo basso di Ikea che è l'unica cosa non imballata oltre al divano. Mi parla.

Buongiorno, come stai?”

La metto a fuoco. Ha due occhiaie come due wurstel, un residuo di trucco scuro assai sbavato, i capelli legati a caso, e un'aria depressa e sconsolata tanto straziante che sembra riassumere la sofferenza di migliaia di anni di afflizione femminile, partendo dal ratto delle sabine, passando per le streghe perseguitate nel medioevo, lo ius primae noctis, e gli stupri etnici in africa, fino ad arrivare alle suffragette massacrate dagli sbirri inglesi. Nonostante questo, il mio occhio maschile va in “scan mode” automatico, e registra l'interessante dettaglio che indossa una t-shirt, neanche tanto lunga, e basta. Il pensiero successivo, ovviamente, è “peccato che si stia abbracciando le ginocchia, una sbirciatina ci starebbe tutta”, ma ritrovo in tempo la lucidità per vergognarmi di me stesso e rispondere guardandola in quello che rimane della sua faccia.

Eh, insomma. Nottataccia. Tu, meglio?”
Abbastanza. Ho vomitato, vero?”
Sì. Per fortuna. E' per questo che non hai una flebo attaccata, adesso.”
Grazie per avermi portata a casa, sai.”
Noi marines non lasciamo mai indietro nessuno.”
Cretino.”

Sorride.

Meglio che non ti chieda come sono finiti tre pezzi da 5 euro nel mio reggiseno, immagino.
What happens in Vegas, stays in Vegas.”
Ecco, ti prego di ricordartelo, eh. Non c'è bisogno che di ieri sera ne sappiano altri.”
Tranquilla, al massimo ci scrivo un racconto a puntate su internet.”
Ah ah ah, sei proprio matto.”
Già. Non sai quanto.”

Comincio a sentirmi sempre più fuori posto ogni minuto che passa, ho solo voglia di lavarmi i denti, fare una doccia, e dormire nel mio letto. Mi alzo in piedi.

Senti, è meglio che io vada, adesso.”
Sì, forse è meglio. Sei speciale, lo sai?”
Perchè porto fuori le brave ragazze, le disintegro di droga e alcol scatenando la loro zoccola interiore, e poi faccio la crocerossina senza nemmeno trombarmele?”
Esattamente. Non cambiare mai, per favore.”

Percepisco una vaga nota di rimpianto nella sua voce, sottolineata dal modo in cui sospira abbracciandomi stretto, ma veramente stretto, sulla soglia dell'appartamento. Nuovamente, non resisto alla tentazione di guardare in basso oltre la sua spalla, e penso che quei centimetri di pelle che vanno dal fondo della schiena, dove si inarca leggermente e ci sono le fossette, all'inizio della curva delle natiche, sono la cosa più bella del corpo di una donna. Senza volere, lo giuro sulla Forza, la mano che le cinge i fianchi le ha sollevato la maglietta, e sì, ha davvero solo quella, addosso.
Ho un ultimo dubbio.

Come mai è tutto sottosopra, in casa? Traslochi?”
Già. La prossima settimana vado a vivere con il mio fidanzato.”

Dissolvenza in nero.
Titoli di coda.

(fine)

Pensiero del giorno: “Non viviamo nel mondo dei sogni, guarda in faccia la realtà”
(Padmé Amidala, “Attack Of The Clones”, 2002)

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Italian Obama vs. Miss Michigan Outstanding Teen - reloaded

“Il mio sogno è la pace nel mondo!”
“Dobbiamo aiutare i bambini che muoiono di fame!”
“Mi piace andare al cinema e ascoltare musica!”
“Ci sono troppe ingiustizie!”

“Bisogna investire sui giovani!”
“Far crescere i propri sogni è possibile!”
“Ricuciremo insieme i fili dell’entusiasmo!”
“Ci vuole un cambio di mentalità!”
No, sul serio. Largo alle nuove generazioni che avanzano. La sinistra guarda al futuro, gente, mica cazzi.  Questo fa i programmi e le campagne su youtube, oh. Producendosi nelle perle di cui sopra. Si presentassero contro, alle primarie del Partito Defunto, voterei lei. Almeno ha quindici anni, e il diritto di sparare quante sequenze di stronzate banali vuole. Poi, tolto l’apparecchio e cresciute le tette, una luminosa carriera come star di Girls Gone Wild nella categoria Wet T-Shirt non gliela leva nessuno. Attività assai più interessante di qualunque azione politica di quei poveracci.

Update 2013: quello che pensavo di Renzi e del Partito Defunto non è cambiato di una virgola in quattro anni. Anzi, rispetto allo squallore doloso del bamboccione istituzionalizzato, devo dire che la mitica Carleigh Rowley, che ho sempre seguito con passione (ultimo prestigioso achievement, il titolo di Miss Bay County 2013), mi convince sempre di più. Seguitela sul suo twitter, propone riflessioni e approfondimenti di livello tale da surclassare in scioltezza, per qualità retoriche e acume dei concetti, l'intera produzione di pensiero politico e programmi elettorali del PD, versione superggiovine. Un esempio: "research for my paper...ended up looking at wedding dresses for an hour. I'm not even getting married #singlegirlprobz". Matteo, ne hai di strada da fare prima di raggiungerla.

Pensiero del giorno:“La Repubblica ha bisogno di te”
(Anakin Skywalker, “Attack Of The Clones”, 2002)

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