Fashion revenge

Ebbene, ci siamo. Ce l’ho fatta. Due decenni secchi di immobilismo assoluto in fatto di moda e abbigliamento hanno dato i loro frutti. Mi sono lasciato passare accanto con altezzosa indifferenza il grande seventies revival, con zampe di elefante, sneaker da pallavolo e camicie del nonno annesse. Per tacere dei raccapriccianti maglioncini stretti, a losanghe verdi e viola su sfondo marrone. Strano che non si siano viste in vendita le P38 finte, da abbinare all’eskimo di Dolce&Gabbana. Così come, più recentemente, ho osservato con nobile disgusto le vite basse, i boxer firmati e le t-shirt aderenti. Per quanto riguarda le scarpe sportive simil-calcio, o le infradito, o le canotte a coste, che la Forza abbia pietà delle anime di coloro che hanno osato. E che talvolta – ma qui siamo in provincia, eh – ancora osano.



Senza nemmeno rendermene conto, emergo trionfante. Con il mio look all’ultimo grido ottenuto semplicemente vestendomi nello stesso identico modo dal 1988 a oggi. E che mi distingue dai patetici parvenu ventenni dell’ultima ora, affollati nei localini-fichi, ridicoli e goffi nel loro tentativo di riproporre una tendenza che può essere capita solo da chi ha visto Gerry Scotti magro e con i capelli lunghi. Ragazzini, le Timberland bisogna viverle, non solo indossarle. Come i 501, e i Moncler. Tsk. Ed è inutile che mi chiediate dove ho preso le mie: sono belle perché hanno dieci anni, ed erano pure in offerta, visto che non le comprava nessuno. E no, questo modello di piumino non lo fanno più.
Però io ce l’ho.
Ahahahahahahahah.
Rompimi i coglioni adesso, commessa del cazzo.


Pensiero del giorno: “Gioisci per coloro che intorno a te si trasformano”
(Yoda, “Revenge Of The Sith”, 2005)

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13 Responses to Fashion revenge

  1. Sioux says:

    Io lo so dove le hai prese: all'outlet della Timberland a Pero :D !! Ci sono stato l'altro giorno e c'erano scarpe a 30 euro.

    Alla faccia delle commesse

  2. catopedro says:

    il mio problema sono le commesse troppo fighe: se ne becco una son capace di uscire dal negozio anche con un piao di infradito frocissime di Roberto Cavalli. penso solo a come sarebbe trombarsi la commessa nel camertino e non a quanto facciano cacare le c0ose chhe mi propone....e la frittata è fatta....

  3. Ossimorosa says:

    Io le infradito le uso, lo ammetto, perché sono comode e perfette per chi ha le dita belle larghe e un po' prensili come le mie. Però sono donna, posso osare di più.

    Le Timberland le ho usate così tanto, ma così tanto! Ero riuscita a tagliare la suola, dalla quale entrava tutta l'acqua nel raggio di decine di metri.

  4. anonimo says:

    Anche io uso le infradito...danno libero sfogo ai miei alluci , illici, trillici, pondoli e minoli.... !!

    Io spero ritornino anche le taglie normali....non so se ci avete fatto caso ma bisogna essere un po' deformi a volte per entrare in certi capi di abbigliamento(non gambe ma stuzzicadenti, vita allargata spalle strettissime ma seno abbondantissimo....)

    Ph3/D

  5. anonimo says:

    Per questioni volumetriche, è una vita che della moda me ne infischio. Ci trovo pure un che di perverso. Complice sicuramente il fatto di essere "tanto" la figlia di mio padre che, al commento "ma cosa ti metti quel panciotto che è anche fuori moda" fatto da mia madre che, da sarta quale è, si picca e pecca di essere magistra in arte, quest'uomo, dicevo, in assoluta serenità d'animo e per nulla scalfito nelle sue convinzioni, ha dato "la" risposta (ormai entrata nel lessico familiare) che, nella mente di un'adolscente complessata da eccessiva altezza, acne giovanile e apparecchio ai denti (ma non avevo gli occhiali, altrimenti avrei fatto cappotto), ha dato una bella chiave di lettura a quella che fino, a quel momento, mi sembrava segnata - in secula seculorum - come una vita da sfigata: "io la moda non la seguo, la faccio" segnando in maniera indelebile la mia crescita (emotiva, per quella fisica non c'è mai stato bisogno) e mettendo una inossidablie base nella mia mente di libera pensatrice che, di questi tempi oscuri, è una delle poche doti che mi riconosco.

    vicina-di casa


  6. settantasette says:

    @Sioux: no, in effetti le ho prese qui nel profondo nord-est. Ma venivano poco di più ;)


    @cato: eh. Sono con te, inutile negare l'evidenza.


    @Ossy, Ph3/D: ma infatti voi donzelle potete osare tranquillamente. Anzi, più osate meglio è :P

    Sono certi truzzi maschi che andrebbero seppelliti nel loro stesso ridicolo.

    (Per dire: so che non è fine, ma sinceramente a certe signorine con il jeans a fil di chiappa un'occhiata ce la butto volentieri. Giustificato dal fatto di essere un vecchio porco. Ma cazzo, quando dei manzoni butterati mi esibiscono mezzo culone peloso, prenderei il lanciafiamme).


    @vicina-di-casa: gran bel modo di affrontare la cosa. Riciclo una abusata citazione: Lord Brummel sosteneva che "l'eleganza è uno stato di grazia dell'anima". Io concordo col vecchio dandy, ritenendo le sovrastrutture ininfluenti (nel migliore dei casi) o terribilmente dannose (in tutti gli altri, la maggior parte).

  7. anonimo says:

    ecce

    zionale!!!


    :-)

  8. anonimo says:

    Stamattina sul prestino, mi sono trovata per dovere in un girone dell'inferno dantesco (che si può anche leggere ufficio postale). Dopo aver constatato che alle ore 8.50 ero P011 (e allo sportello stazionava già da un mo' P002), con la ieratica calma che può a volte precedere la furia sterminatrice, mi sono messa ad osservare con distacco la fauna presente - quasi tutti over 70 minimo - che non stavano capendo un cazzo su quale sportello imboccare perchè ammaliati ma anche traditi e rintronati da un fetido display luminoso che gli stava sgretolando quelle poche certezze tipo "la fila allo sportello postale" tra A021, C003, H015 e P002 tutti lampeggianti. In quel mentre, è entrato un giovine (si, insomma, più o meno l'età mia) CHE AVEVA LE STESSE TIMBERLAND DELLA FOTO!! E mi è venuto da ridere. Forse era il padrone di casa di questo blog e non lo sapevo. Solo che ho ridacchiato sotto i baffi (e' una metafora!) ma non ero in compagnia di nessuno. Forse è per questo che il vecchietto vicino a me mi ha guardata come se fossi pazza.

    Ti pongo, caro settantasette, questa ardita riflessione: l'ufficio postale nell'ora di punta con l'impiegato sciatto che incarna il peggio del pubblico impiego e una fila dell'odio può essere considerato un momento nevrarlgico per passare al lato oscuro della forza?

    E, aggiungo, si possono invocare le attenuanti generiche?

    vicina-di-casa

  9. Chris72 says:

    Anche io sono della "generazione anni '80" (ho 35 anni) Dei Deejay television alle 14 dopo il liceo, delle "Run to me" e delle Sobago:) Mentre giravano i Duran (che tutt'ora ogni tanto ascolto),segretamente nascondevo (nel mio zaino rigorosamente invicta) le prime cassette dei Maiden e dei Dead Kennedys, roba strana per i truzzi di allora. Nonostante tutto quegli anni li ricordo come se fossero oggi, con tanto affetto, nostalgia e qualche risata per quanto eravamo pirla ed ingenui nello stesso tempo.

  10. Ossimorosa says:

    Ma per i 13enni di adesso quale sarà il capo di vestiario che ricorderanno con affetto decenni più tardi?

    Dubbio amletico: le timberland?

  11. settantasette says:

    @#7: denghiu :)


    @vicina-di-casa: ohibò, non ero io. Ma la tua strepitosa descrizione dell'ufficio postale triestino meriterebbe un post, guarda.

    E sì, il Lato Oscuro si scatena, in quei momenti. Impossibile resistergli, sbroccherebbe anche Yoda.

    ("fila dell'odio". Ahahahahah. Geniale)


    @Chris: caro il mio vecchio trombone, siamo in due. Io non sono mica tanto sicuro di non essere ancora un gran pirla, però ;-)


    @Ossy: beh, allora: "the circle is now complete", davvero :D

  12. Bisax says:

    Quel che mi frega è il clima. Io le Timberland ce le ho da una decina d'anni (ai tempi, quand'erano di moda ed io ero adolescente, non me le potevo permettere) ma quest'inverno è stato troppo poco freddo e sono riuscito a tirarle fuori solo un paio di giorni, non di più.

    Peccato, perché le avevo anche reimpermeabilizzate col suo bello spray, che costa più o meno quanto le scarpe.

  13. Bisax says:

    Quanto ai Jeans, altro che levi's. La scorsa estate ho trovato un'offerta di ben tre paia tre di "jeans da lavoro" a 24 Euri (8 euro cadauno) ed ho fatto il pieno.

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