Venti cose belle da sentirsi dire

- apro io un'altra birra.


- domani facciamo ponte.


- lascia stare il conto, non c'è problema.


- forse ci ho messo troppa maria.


- vuoi che mi giri, tesoro?


- è morto Berlusconi.


- questo giro lo offre la casa.


- è pronto il caffè.


- mi piace il tuo sapore.


- pizza. Che piano?


- le va bene un bonifico?


- non serve fare l'etilometro. Vada pure, e guidi con prudenza.


- mi succede ogni volta che mi baci. Toccami, se non ci credi.


- in bagno c'è la Gazzetta di oggi.


- sono tuoi questi 50 euro?


- non ho potuto mettere niente, sotto. Questa gonna è così stretta.


- è morto Bush.


- fumate pure, è passato l'orario di chiusura.


- verrei a vedere, ma secondo me ti è entrata la scala. Il piatto è tuo.


- guardiamo pure la partita, Grey's Anatomy lo registro.



Pensiero del giorno: "Puoi ricavare un utile, da questo, o venire distrutto. A te la scelta."
(Luke Skywalker, "Return of the Jedi", 1983)

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13 Responses to Venti cose belle da sentirsi dire

  1. anonimo says:

    Qualcuna di queste cose l'ho sentita. Altre mai nella vita. Altre sono merce rarissima. Per alcune, c'è speranza.

    Te ne capiterà qualcuna nei prossimi giorni? Spero ben per te di si.

    A me sicuramente una: fumate pure, è passato l'orario di chiusura.

    Buon uichend.

    C1P8


  2. settantasette says:

    >fumate pure, è passato l'orario di chiusura<


    ...il modo ideale di concludere una bella cena.

  3. lo_chic says:

    eheh nn male...:)

    x

  4. anonimo says:

    Fumato, si è fumato il giusto..diana blu dure, la mia drogarella da una vita da fumatrice.. il locale, è uno di quelli in cui, per dirla con ligabue, è uno di quelli in cui dai del tu..non che ligabue sia un vate ma la battuta ci stava.. ci si è fermati alle birre.. non è un imperativo categorico finire con la faccia sul cuscino anche se, vero è, sto bevendo la birretta defatigante.

    La cena, meglio sarebbe parlare di spuntino reiterato in un numero svariato di ore conteggiabili in numero di 4, è stata piacevole, con quelle quattro anime che ho l'onore di chiamare amici.

    Una cena così, si può definire una bella serata.

  5. settantasette says:

    Una cena così, si può definire una bella serata


    Assolutamente sì. E pensa te: io fumo Diana blu morbide... ; )

  6. anonimo says:

    Esegesi del fumatore

    Il pacchettomorbido (tuttaunaparola) è a me inviso per un unico motivo: girovagando esso ramingo e pellegrino nella mia mastodonitica borsa (perchè sia così grande, mi è piuttosto oscuro), rischio di avere sul fondo un humus di tabacco che fa tanto sciatteria in una signora di una certa età quale io sono.... oltre a ciò, danno ben più grave, rischio di fumare, più che una sigaretta degna di questo nome, un cilindretto semivuoto tutto ammaccatello e bitorzoluto... magari si rompe pure la cartina (sempre nelle strette vicinanze filtro, of course) cosi non tira niente ma io me ne accorgo solo dopo che sono diventata praticamente cianotica...

    D'altro canto, il pacchettomorbido ha sempre un suo fascino... mi ricorda mio nonno...è questa è una... e poi ha la capacità di stupirti... quando credi di essere rimasto senza l'agognata ultima sigaretta (decongestionante in questo caso, se mi si passa la licenza) prima di prendere il sonno del giusto e per fumare devi farti 5 piani 5 a piedi (col cappotto sopra il pigiama beninteso) e poi appena andare alla ricerca di un distributore automatico e magari non hai neppure spicci e quello i tuoi 5 euri di carta non li vuol vedere manco dipinti (questa è vita vera, non cabaret)... allora, dicevo, proprio quando sei già pronto ad immolarti, ecco che il pacchettomorbido, novello magomaghello (pure la rima baciata ma non era voluta), tira fuori dai suoi spiegazzati meandri una stropicciata, schifiltosa, mezza vuota sigaretta...che tu fumerai con il doppio della goduria... quella, tra le altre mille inutili, sarà una sigaretta che ricorderai..

  7. settantasette says:

    Beh, innanzitutto grazie del gustosissimo commento... che mi permetto di integrare con un dettaglio: il motivo d'essere di pacchettimorbidi e pacchettiduri, secondo me, e del relativo optare per l'uno o per l'altro, deriva da un distinguo sessista di ordine banalmente pratico. Il pacchettoduro, che conserva e tutela l'integrità dei beneamati cilindretti ripieni, come da te perfettamente evidenziato ben si adatta al trasporto in borse, borsette e simili, orpelli dunque tipicamente femminili. I maschietti, a meno che non siano disposti a sacrificare dignità e buon gusto dotandosi di obbrobri quali borselli o marsupi, dovranno invece collocare il pacchetto di sigarette in una delle tasche. Nel caso degli infelici costretti all'abbigliamento da pinguino, ossia giaccacravatta, la tasca in questione dovrà essere proprio quella interna alla giacca di cui sopra, o al limite quella della camicia. I fortunati che possono comodamente passare le loro giornate in jeansemaglietta, allo stesso modo, dovranno utilizzare una tasca dei pantaloni-in-tela-di-genova medesimi. Ed in entrambi i casi, particolarmente il secondo, il pacchettomorbido è imprescindibile per evitare, grazie alla sua adattabilità ed agli spigoli meno tenaci, punzecchiamenti scomodissimi nonchè sformature dei tessuti al portatore maschio.

  8. anonimo says:

    La tua puntuale integrazione è decisamente pertinente perchè a me non era passata nemmeno per la sala d'attesa, notoriamente deserta, del mio cervello.

    Quindi, lasciando perdere le romaticherie tipo il pacchetto del nonno, si, decisamente la spiegazione regge.... ho ancora ben chiaro in mente quel periodo storico che mi vedeva bambina negli anni '70 quando, per lo scatenarsi di congiunzioni astrali negative per il pianeta credo, arrivò, dopo l'era dell'Acquario, quella ben più agghiacciante del "borsello"....che non durò tantissimo ma comunque sempre troppo.... ho bello chiaro stampato in mente quello di mio padre...ne ricordo più d'uno, a dire il vero, ma questo in particolare brillava per la sua incommensurabile bruttezza.

    Bene, a parte questo amarcord sulla mia infanzia e il suo trauma da borsello, lieta che il commento ti sia piaciuto che, peraltro, solo un fumatore poteva capire.

    Noto, volendo fare una classificazione di quelle tipo classe-ordine-famiglia-genere-specie, che sembri conoscere perfettamente i paramenti e i suoi interstizi di quello che io chiamo abito talare e tu pinguino.

    E adesso, sotto 'sta inutile pioggerella, me ne vado a casa dove, ovviamente, stanno svernando al caldo e all'asciutto entrambi i miei ombrelli.

  9. Comicomix says:

    Aggiungerei.

    Ti lascio un sorriso, se lo vuoi.


    Che dici, si può aggiungere?


    ^_^

  10. anonimo says:

    Aggiungerei:


    - ho preso un completino sexy oggi, vuoi vederlo?

    :D

  11. settantasette says:

    Concordo con entrambe le aggiunte ;)

  12. anonimo says:

    Ottimo post!

  13. anonimo says:

    il vademecum del "perfetto egoista".

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