No limits


Il problema in una serata alcolica di quelle serie, quando cominci a invecchiare, non è la prestazione, ma i tempi di recupero. Che col passare degli anni si allungano in misura esponenziale. Inoltre, rispetto all’adolescenza, aumenta la disponibilità economica, e conseguentemente la possibilità di farsi davvero malissimo. Cazzo, ci casco ogni volta.


(Uscire senza una meta precisa: perché no
Farsi cinque locali in modalità aperitivo selvaggio: bello
Spuntino interlocutorio in pizzeria: necessario
Andare a una festa con DJ e universitari: yeah
Partire direttamente con i giri di tequila: pericoloso
Perdere il conto dei giri medesimi: mortale
Due amiche sbronzissime che limonano tra loro: figata
Offrirgli immediatamente l’ennesimo drink: ovvio
Cercare di farsele entrambe: avventato
Riuscirci: hall of fame
Non essere in grado di andare oltre la lingua in bocca: per forza
Acquistare una bottiglia al banco per bere ancora dopo chiusura: patologico
Farlo seduti in strada come barboni: brutto spettacolo
Finire le sigarette: dramma
Trovare un pacchetto nella tasca interna del giubbotto: Dio esiste
Concludere all’alba con un caffè corretto: ahia
Svegliarsi alle due di pomeriggio ancora ubriachi: esilarante
Guardarsi allo specchio e desiderare di essere morti: meno esilarante
Vegetare come zombi per il resto della giornata: meritato
Giurare a sè stessi che non succederà più, mai più: ipocrita
Rendersi conto che deve appena cominciare il delirio enogastronomico natalizio: qualcuno mi aiuti)

Pensiero del giorno: “Hanno esagerato, sono pazzi”
(Conte Dooku, “Attack Of The Clones”, 2002)

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13 Responses to No limits

  1. catopedro says:

    appena svegli pentirsi per non aver vomitato prima di addormentarsi: MATEMATICO.

  2. Vortexmind says:

    E'qui che sbagli


    "Vegetare come zombi per il resto della giornata"


    A questo punto ci sono due scelte: bere ancora finchè non passa quel deprimente senso di sconfitta che si prova. Ovviamente bere ancora non significa necessariamente ubriacarsi di nuovo altrimenti è un problema :)


    Comunque, notando anche io i primi effetti dell'invecchiamento, posso dire che è di giovamento inserire acqua nell'organismo ogni tanto, tra uno spirito e l'altro, o perlomeno prima di coricarsi. Non risolve, ma aiuta :D

  3. settantasette says:

    @cato: cristo, sì.

    @Vortex: il deprimente senso di sconfitta!!!! Ecco cos'è!!!! Cazzo, la migliore definizione delle sensazioni da doposbronza che abbia mai letto.

  4. Chris72 says:

    Buon Natale e buon anno:)

  5. settantasette says:

    @Chris: altrettanto, vecchio trombone ;)

    @Silent: sì, ma rischi di svoltare verso l'ospedale...:P

  6. anonimo says:

    sarà che ci separano tredici anni, ma con me funzia ;-)

    l'ultima volta dopo LA sbronza delle sbronze, e dopo il risveglio-jack, ho fatto due ore di macchina.

    Provalo, fidati!

  7. settantasette says:

    Tzè. Giovincello ;)

  8. Vortexmind says:

    Esatto, io lo vedo un po'come l'esatto contrario dell'odore di napalm al mattino ...

  9. ventodipolente says:

    a capodanno ho già prenotato la lavanda gastrica...che dico la centrifuga...auguroni dottore....

  10. settantasette says:

    Sperando che basti, vento. Sperando che basti. Sarà durissima.

  11. EvaCarriego says:

    tutto questo dà la misura del tempo che passa

  12. buldra says:

    non sai come mi riconosco in questo post


    davvero.



    Buldra.

  13. settantasette says:

    Festeggiamenti pesanti anche per te, vecchio :P?

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