Jimmy Somerville e vellutata di verdure


Fare la vellutata di verdure agli scampi, fondamentalmente, è un gioco sottile e delicato di contrasti e profumi. Il carattere del risultato sarà figlio del modo in cui hai scelto di giocare, e potrà essere aggressivo, così come elusivo, condiscendente, o addirittura spiazzante. Il valore e la gradevolezza del piatto, a prescindere dalla sua impostazione, saranno invece determinati dall’equilibrio. E, soprattutto, da quanto sarai stato capace di sintonizzare te stesso con ciò che stai creando. Questo ultimo aspetto è il più aleatorio, non potendosi conoscere in anticipo lo stato d’animo che ti accompagnerà durante la preparazione. Inoltre, può sempre venir voglia di sperimentare. Per evitare il dramma dell’ingrediente mancante, che alle otto di sera, con il fruttivendolo chiuso, assume i contorni della tragedia, quando prevedo di dedicarmi a questo tipo di ricetta concedo ai miei acquisti di spaziare nell’intero regno vegetale, rigorosamente di stagione. Spesso, amando la contaminazione delle materie prime, anche in quello animale. Con una spiccata preferenza, dato che vivo in una città di mare, per il saccheggio della fornitissima e attraente pescheria dietro l’angolo. Conclusione del percorso, l’enoteca. Prendere il vino al supermercato è da barbari, punto. Sì, lo so che si trovano ottime etichette, ma cazzo, non puoi scegliere le annate. Follia. Come andare a comprare una macchina, sapendo marca e modello, ma accettando una cilindrata a caso. Chi conosce il collio friulano, sa che tra il 2005 e il 2006 di un sauvignon di Russiz c’è la stessa differenza che passa tra un diesel e un sedicivalvole a benzina.
Confortati dall'abbondanza dei rifornimenti, si tratta infine di calarsi nel mood giusto.
Con la complessità di un piatto, dicevo, bisogna sintonizzarsi: e non c’è niente di meglio della musica. La vellutata di verdure è decisamente femminile, nello stesso modo in cui un brasato al Barolo è assolutamente maschio. Affrontarla con la giusta empatia richiede, da uomo, una rinuncia temporanea alle proprie convinzioni eterosessuali, in favore di una sensibilità che di norma non appartiene a noi portatori di palle. Ambiguità e delicatezza del pensiero e delle percezioni che, nostalgico amante della dance anni ’80, ottengo perfettamente grazie a un’icona gay-pop dell’epoca: l’indimenticabile Jimmy Somerville. Si può cominciare.

Why, adatta anche come ritmo, mi accompagna durante lo sminuzzamento di patate, carote, cipollotti, aglio ed erbe aromatiche. Per chi è in vena di giocare all’attacco, un peperoncino minuscolo. Le quantità sono assolutamente soggettive: dipende dall'umore, e da cosa ispira sul momento. Sarà importante, subito dopo, soffriggere delicatamente ogni verdura in successione: esordiscono le fibrose e coloratissime carote, seguono dopo qualche minuto le più docili patate, chiudono gli arroganti ma teneri cipollotti con gli aromi. Olio pugliese, piuttosto che toscano. Brodo vegetale a filo, fuoco moderato. Niente sale, meglio un paio di acciughine, che si scioglieranno senza quasi lasciare tracce olfattive, ma donando una sapidità molto più corposa. Tre quarti d'ora circa, e siamo a posto. Smalltown Boy, ragazzi. Si passa ai crostacei cantando.

You leave in the morning
With everything you own in a little black case
Alone on a platform the wind and the rain
On a sad and lonely face


Gli scampi vanno sbollentati in poca acqua, tre-quattro minuti, poi fatti riposare, e curati estraendo la parte carnosa della coda. Rituale relativamente semplice, ma da eseguire con precisione. La miglior versione mai proposta di You Make Me Feel (Mighty Real) è un sottofondo perfetto. Ottima, alzando parecchio il volume, anche per l’azione del frullatore sul contenuto ormai pronto e intiepidito della pentola. Attenzione, però. Usare il minipimer ballando può essere pericoloso. Tocco di classe ad aggiungere gusto di base: per correggere la densità, un po’ dell’acqua di cottura degli scampi, filtrata. La profumata cremina arancione che ne consegue va servita in ciotole individuali, con adagiate sopra due code di scampo per porzione. Filo d’olio conclusivo, poco prezzemolo fresco a guarnire, e via. Il sentore di fiori del sauvignon di qualità farà il resto.
S’intende, i gusti son gusti: It Ain’t Necessarily So, precisa giustamente quell’adorabile checca di Jimmy. Ma se non vi piace il pesce, pazienza: almeno cliccate i link e fatevi una cultura.  

Pensiero del giorno: “Voi Jedi dovreste tenere più conto della differenza tra cognizione e saggezza”
(Dexter Jettster, “Attack Of The Clones”, 2002) 

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15 Responses to Jimmy Somerville e vellutata di verdure

  1. Ossimorosa says:

    Il Jimmy qui lo conosco per cui passo direttamente all'autoinvito.

    Per che ora?

  2. anonimo says:

    ..quanto mi manca cucinare....posso autoinvitarmi pure io..? e darti una mano ? :)

  3. settantasette says:

    Dico, ma siete pronte ad affrontare un ex-paninaro che volteggia ballando e cantando in falsetto mentre cucina?

  4. anonimo says:

    Col grembiulino che svolazza? beh ...si puo' fare! Ph3/D

  5. anonimo says:

    Ah, dimenticavo ...io vi potrei aiutare per :scialatielli zucchine e gamberetti, involtini di pesce spada, torta di mele and so on ....

  6. ventodipolente says:

    voglio venire anc'hio o anch'io...o anch'ih oh hi ho porca trota...polipo nasale, vagina pecoris...vacca boia, porca l'oca porco mondo...vigliacco cicciolo...dai e invitami...

  7. settantasette says:

    @hopauradivolare: gnam gnam :)

    @vento: che la Forza ti conservi così come sei.

    @anonimo#7: adoro la capacità di sintesi.

  8. Ossimorosa says:

    Io sono pronta. E so fare torte.

  9. Ph3D says:

    ok.Appurato che non moriremo di fame e nemmeno di sete... Dove? ..Quando?

  10. anonimo says:

    Invitante la ricetta, immagino si possa copiare, se l'hai messa lì... tanto poi cambierò sicuramente qualcosa... non per manie autoreferenziali, sai?, ma perchè a casa mia, e non lo dico io, due volte la cosa con lo stesso gusto non si mangia mai... il figlio decenne del mio fidanzato (e chissa..forse tornerò un bel dì sul perchè uso questa parola invece di altre) mi dice che sono "sbadata dentro" ...


    c1p8


    Toh, vai a vedere qua, se ti va...


    http://tic-talkischeap.blogspot.com/

  11. settantasette says:

    @Ossy, Ph3D: toccherà organizzare un blograduno, prima o poi. Oddio: ho detto blograduno??????

    Aaarghhhh.


    PS Ossimorosa che fa torte, eh? Non so perchè, ma non l'avrei detto.


    @c1p8: ma benritrovata, concittadina :) Copia, utilizza, trasforma: è il bello della cucina, alla fine.

    (interessante, mi pare, la pagina che mi segnali. E frequentata da persone gradevoli. Leggerò)

  12. anonimo says:

    Malgrado sia stata avara di parole ultimamente, ti leggo con constanza nonostante l'agile pausetta estiva ma ho apprezzato che tu abbia avvisato. La bella quanto sagace prosa va seguita. Più che altro avevo poco da dire nel qual caso, in genere, preferisco tacere.

    Il blog segnalato è di un caro e vecchio di quelli che ho la fortuna di chiamare amici nonchè ex collega di università nonchè compagno di cialtronerie varie (a puttanate, malgrado il quanrantello - più o meno - che tutti ci portiamo sul groppone) combinate in gioventù e non solo.

    E, dopo aver visto i nomi con cui si firmano, anche una buona fetta di quelli che commentano fanno parte dell'allegro circolo pickwick. Li conosco come le mie tasche: sono più prevedibili delle tasse.

    Ce n'è uno, lì in mezzo, che sul Sauvignon di Russiz del 2005 e 2006 potrebbe stupirti. Sia per quello che ne sa sia per quanto ne riesce a bere.

    Oltre che concittadina, ho pure il sospetto che abitiamo nello stesso rione. Ma rimarrò col dubbio.

  13. anonimo says:

    arrivo a te da mc, con la vellutata non sarò il max ma mi propongo x una torta luisona a cui abbinare un ramandolo (collio x collio), la colonna sonora la affido ai jefferson airlplane.

    miku

  14. settantasette says:

    @c1p8: comunque, è sempre un piacere :)


    @miku: aloha ;)

    (i jefferson airplane. Sono quasi sicuro di avere dei vinili, chissà dove. Con un live da Woodstock, mi pare.)

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