Caccia al tunisino un paio di palle



Gli editoriali di oggi, sulla maggior parte dei quotidiani nazionali, evidenziano - grazie forse alle ultime briciole di deontologia professionale raschiate dal fondo del barile - quanto fosse stato affrettato, ieri, gridare al mostro. Orrenda strage di donne e bambini (Erba, vicino a Como), più pregiudicato straniero irreperibile, e giù tutti, inquirenti compresi, ad avventarsi sulla soluzione maggiormente sensazionalistica dell'addizione.
Fin qui, almeno nel merito, niente da dire. A parte, chiaramente, la clamorosa figura di merda a livello investigativo e giornalistico. Ma l'errore ci può sempre stare. La cosa insopportabile, invece, sono stati i toni con i quali è stata data in pasto al pubblico la bufala. E qui, al contrario, la responsabilità è tanta, soprattutto per l'uso strumentale e doloso delle parole.
Non serve essere dei geni della semantica, o aver studiato elementi di logica e retorica, per capire il messaggio “urlato tra le righe” dei titoli e degli articoli (on-line e su carta) di ieri. Le ovvietà demagogiche si assimilano al volo, sono fatte apposta.

“CACCIA AL TUNISINO”, era il più gettonato. Perfetto, giusto per catturare l'attenzione. Occhiello più diffuso: “IMMIGRATO, SCARCERATO GRAZIE ALL'INDULTO, RICERCATO ecc. ecc.”.
Tunisino? E allora? Caccia all'
uomo, scrivi, piuttosto. Ci tieni a essere preciso? Puntualizza nell'articolo che il ricercato è di nazionalità tunisina. Immigrato? C'è bisogno di specificarlo? E' chiaro, visto che non è italiano. Non sarà mica per il fatto che il riflesso condizionato del lettore associa la parola "clandestino" alla parola "immigrato", ottenendo così il velo di dubbio e illegalità che si cercava? E poi la ciliegina finale: "scarcerato grazie all'indulto". Senza precisare i reati precedenti (in questo caso patteggiamento per possesso di droga, nessuna violenza), ma strepitando che il sospettato è "fuori grazie all'indulto". E allora? Se era in libertà per buona condotta, cambiava qualcosa? A parte il minore impatto emotivo sul senso di indignazione civile del perbenista medio, intendo.
Qualche dettaglio non verificabile, tipo vaghe voci (raccolte tra le comari del vicinato, si suppone) su presunti "episodi precedenti di violenza verso la convivente", inserito nel pezzo, e il mostro è servito. Ad uso e consumo dei simpaticoni col fazzoletto verde, e dei beceri a loro assimilabili. Che scuoteranno i testoni, nei baretti di paese, confermandosi a vicenda che “così non si può andare avanti” e che riguardo a “quella gente” bisogna fare qualcosa. Sono d'accordo con loro. Penso all'ordine dei giornalisti, però.




Pensiero del giorno:“Scuse accettate”
(Darth Vader, “The Empire Strikes Back”, 1980)

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36 Responses to Caccia al tunisino un paio di palle

  1. anonimo says:

    Purtroppo, ormai, non c'è più limite alla miserabilità umana.

    Non mi stupiscono più cose del genere.

    Tante volte, in edicola, mi diverto a leggere le prime pagine di alcuni quotidiani. Grasse risate, grassissime risate!!!

  2. ingordo says:

    Ne parlavo stamattina coi miei...ricordavamo quell'assassinio del benzinaio...subito la Lega organizzò una fiaccolata anti-immigrati, per venire poi a sapere che il colpevole era un "bravo ragazzo lombardo"...cazzo, voglio la secessione...

  3. ventodipolente says:

    cazzaruola in questo periodo sono in vena di rinverdire il mitico millenovecentonovantadue...quando facevo il servizio incivile presso la caritas...o meglio il centro di ascolto...mi affibbiarono un compito ovvero spulciare tutti i quotidiani in archivio per il mese di dicembre e vedere quante volte extracomunitario, qualcuno avrebbe voluto scrivere negro o simmione, dicevo quante volte fosse associato alla cronaca nera e quante volte ad un articolo che parlava di iniziative, a bolzano vi assicuro che questi fenomeni da baraccone svolgono un sacco di attività si associano proprio come noi, e non solo per compiere atti di terrorismo e spacciare come vorrebbe il mondo dai cosi duri...beh il risultato fu deprimente era un qualcosa come uno a dieci...siamo nel bel mezzo del medio evo purtroppo, abbiamo ancora bisogno delle streghe una volta che si sono accorti che i terroni servono per le elezioni, è stata una manna trovare le due torri e il terrorismo in fondo certi pezzi di merda hanno l'inquisizione nei geni...per poi comportarsi come bondi quando difendeva e negava l'evidenza ad anno zero delle immagini di una manifestazione con tutte quelle mani tese in saluto romano gli slogan le croci celtiche i simboli razzisti i cori e tutta la feccia che ci rende veramente degli scimmioni brachiocefali...poi parlano di cristianesimo e love and pissing...hai detto bene ipocriti...un salutone

  4. Vortexmind says:

    Non posso che sottoscrivere. E faccio mea culpa: ieri quando ho sentito la notizia, ho pensato "e vaffanculo all'indulto" (cosa che, comunque, continuo a pensare)

  5. anonimo says:

    non sarà stato il tunisino citato a fare la strage ma sicuramente qualche suo simile ......visto che il citato straniero è coinvolto in fatti poco chiari...e di conseguenza la vendetta perpetrata in chiari stile islamico sicuramente non è stata fatta da una banda di norvegesi

  6. settantasette says:

    @infermieristica (aloha, bienvenida!), ingordo: il fatto che non sia la prima volta che succede non fa incazzare di meno...(vero, mi ricordo del benzinaio).


    @ventodipolente: quanto è vero ciò che dici. Bienvenido, grazie della testimonianza e della visita (ti leggo - lurkando indecorosamente - da un pezzo, complimenti).


    @Vortex: ho grossi dubbi sull'indulto anch'io. Senza dubbio, però, mi sta sui coglioni chi lo strumentalizza.


    @213.140.6.114 (cioè #5): può essere. Non lo si sa ancora. Una cosa invece è certa: a questo poveraccio, che sia o no indirettamente responsabile, hanno SGOZZATO E BRUCIATO COMPAGNA E FIGLIO. Hai per caso letto da qualche parte una MINIMA parola di pietà o compassione?


    PS va bene anche se ti firmi "paperino", ma odio rivolgermi ad un IP ;-)

  7. anonimo says:

    Figlio di immigrato italiano e perciò contrario x dna a qualsiasi forma di razzismo. Ma un pò d'ordine mi sembra necessario!

  8. anonimo says:

    a chi spaccia droga come il citato tunisino gli auguro le peggiori cose di questo mondo........

  9. anonimo says:

    Non dico di non fare entrare nessuno in Italia........

    Ma dico di farlo solo dopo che si sia garantita la tutela di tutti i cittadini (italiani e non) contro la violenza. E dopo aver garantito regole per le quali chi arriva qui non vada a finire in pasto alla malavita per fame. E se dovesse capitare, bè, un po di sano rigore istituzionale non farebbe male ed un rimpatrio forzato e immediato sarebbe gradito.

  10. anonimo says:

    Non dico di non fare entrare nessuno in Italia........ Ma dico di farlo solo dopo che si sia garantita la tutela di tutti i cittadini (italiani e non) contro la violenza.


    Si, certo.

    Del resto, viviamo nel paese dei balocchi.

    Io piglio lo zucchero filato, grazie.


    - Musashi

  11. settantasette says:

    @82.90.125.201(#7): ma certo. Il giramento di palle mi è nato dal modo in cui è stata data la notizia, non ci piove che siano fatti gravissimi da contrastare con ogni mezzo.


    @213.140.6.114(#8): tipo avere la famiglia trucidata? E se fosse stato - come ami affermare - qualche TUO SIMILE? Giusto o sbagliato che sia, i conti con la giustizia di Abdel Fami Marzouk (perchè, anche se potrebbe stupirti, il "citato tunisino" ha un nome) erano a posto. Se per te la giusta punizione di chi ha a che fare con la droga è l'esecuzione di moglie e figlio, sei esattamente allo stesso livello degli animali che hanno compiuto la strage. Ossia al di sotto del mio disprezzo.


    PS oh, ma cosa vi costa firmarvi? O preferite che continui a pubblicare i vostri IP?

  12. settantasette says:

    @83.184.188.99(#9): Musashi ha risposto per me, perfettamente.


    (e dagli con gli anonimi)

  13. sw4n says:

    Studio Aperto sta montando servizi musicali sulla vicenda in questo momento.


    Se avanza un po' di zucchero filato ne prendo volentieri.

  14. anonimo says:

    concordo in pieno. niente da aggiungere.

  15. anonimo says:

    stronzo deficiente....io abito a erba e conosco il soggetto..........continua a fare lo spacciatore..........e non bisogna difendere uno che va in un paese straniero delinque e ammazza i nostri figli con la droga......per questo che gli capiti il male che ha fatto a tanti innocenti..........visto tutti i buonisti come te che si incazzano solo quando vengono toccati nel proprio.....

  16. giotea says:

    volevo scrivere un post sull'argomento. ma dopo aver letto il tuo lo copierei e basta.


    ps. cosa cìentra che spaccia droga? se spaccia lo arrestino per spaccio di droga, ma è un altro problema!


    pps.: sono ignorante, ma come fai a beccare gli ip degli anonimi?

  17. anonimo says:

    forse e' meglio ritoenare tra di noi, che ne pensi socio?

  18. EvaCarriego says:

    la cosa singolare è che IL TUNISINO sia stato scagionato dal suocero - che pure non lo tollerava per ovvii motivi, e a ragione, visto il tragico epilogo - , mentre gli inquirenti non si erano presi la briga di accertarsi che IL TUNISINO fosse via da 12 giorni

  19. settantasette says:

    @sw4n: Studio Aperto... brrr.


    @billiejoe: lunga vita e prosperità.


    @213.140.6.114(#15): prendo atto che per la categoria di persone alla quale tu appartieni, il codice penale dovrebbe prevedere come pena per lo spaccio di droga l'efferata uccisione di tutti i parenti. E per la reiterata dimostrazione della propria natura di pericolosa testa di cazzo, cosa prevede?


    @giotea: ti ringrazio. Soprattutto perchè, sbirciando il tuo blog, vedo che non la pensiamo proprio alla stessa maniera su un pò di cose. Ma onestà e lucidità intellettuali sono grandi pregi.

    PS In home di splinder, da loggato, vai su blog, commenti, organizza...ed ecco gli IP di tutti i più o meno simpatici amichetti che ti scrivono ;-)


    @socio (e per riconoscerti, non serve certo l'IP): ma no, dai, quando si ottengono certe reazioni significa che si è centrato il punto. E vengono confermate molte cose.


    @EvaCarriego: la Sua saggezza ed il Suo acume non mancano mai di colpirmi, mia Signora. Non avrebbe mica qualche porzione di buon senso che Le avanza, che io possa distribuire ai bisognosi?

  20. Sioux says:

    volevo ricordare alcune cose:

    1- la droga nessuno la regala: c'è chi la spaccia e chi la COMPRA, magari con la mancia bella sostanziosa di papà e mammà.


    2- In mezzo mondo in modi più o meno radicati esiste un'organizzazione malavitosa che si chiama MAFIA.

    l'hanno "inventata" degli ITALIANI. Non i TUNISINI!


    3- Un giorno sì e uno pure in Italia si contano morti ammazzati dalla suddetta organizzazione malavitosa e dalla 'ndrangheta e sacra corona unita. Senza contare che in Sardegna da Settembre c'è un uomo sequestrato da qualche parte. Per mano di gente sarda.E quindi....ITALIANA.


    Il razzismo è IGNORANZA!


    scusami per lo sfogo settantasette...

  21. settantasette says:

    @Sioux: vai tranquillo. Se vuoi estrarre l'ascia di guerra e scotennare qualcuno, hai campo libero ;-)

  22. Ossimorosa says:

    Sbatti il mostro in prima pagina. Bisogna prima stabilire quale sarebbe il mostro però, e se leggo cose come questa "che gli capiti il male che ha fatto a tanti innocenti" non mi stupisco quasi più.

    E' che ci siamo abituati ad espressioni di questo tipo e non ci accorgiamo più di quanto siano violente alle orecchie.


    No comment ulteriore.


  23. mrsBingTSSC says:

    Concordo pienamente con questo post,è vergognoso che nei giornalisti non sia rimasto un pizzico di deontologia sufficiente a evitare simili episodi.

    Ma poi,anche fosse stato lui,cosa c'entra il fatto che è tunisino,algerino o dinonsodove?

    Come se di stragi in famiglia di questo tipo se ne fossero viste poche negli ultimi anni.

    In famiglie italiane purosangue da venti generazioni.

    Compresa quella di Erika che dopo aver massacrato mamma e fratello diede sfacciatamente e apertamente la colpa a un gruppo di non meglio definiti "albanesi".

  24. SaintSavin says:

    Il problema è che ormai si cerca solo di fare "sensazione", di scatenare reazioni forti. L'efficacia, la qualità di un articolo, vengono misurate dall'intensità delle reazioni che esso provoca. E se si sa quali siano le parole che potrebbero scatenare una reazione forte, non importa che il loro uso sia moralmente giusto o, men che meno, che siano obiettivamente adatte alla questione di cui si parla. C'è un sempre crescente uso dei sensazionalismi e della retorica, intesa nell'accezione negativa del termine. L'informazione, per attirare il pubblico, deve inseguire pose ad effetto, da gossip, anche a dispetto, ripeto, dell'obiettività. E anche se si è coscienti che solo una parte dei fruitori si infiammerà nella lettura. L'obiettivo, appunto, non è informare, è infiammare, e chi non è capace di farlo con lo stile o con l'arguzia si abbandona a stratagemmi più meschini e grossolani. Lo stesso fenomeno, secondo me, ha portato negli ultimi anni, basta andare un pò indietro con la memoria, ad un uso inflazionato di parole come "angeli", "angioletto", "eroe" e via dicendo, che, con tutto il rispetto per le vicende dolorose che descrivevano, erano sinceramente fuoriluogo, sproporzionate a volte rispetto ai fatti, e atte soltanto a perseguire il fine già espresso.


    Saint.


    P.S: grande post 77.

  25. ingordo says:

    A parte che posto tutto l'intervento di Sioux.

    M'ha tolto le parole di bocca.


    Poi, fenomeni, andate nel ricco Nordest e in Lombardia e chiedete agli imprenditori di chiudere le frontiere.

    I calci in culo si sprecheranno...

  26. Bisax says:

    A proposito di giornalisti, mi ricordo il caso del "mostro di Limbiate", circa 20 anni fa.

    Da allora ogni volta che vedo un titolo del genere mi ritorna in mente quella faccenda.

    Per chi non la ricordasse, su google, digitando "Schillaci mostro di Limbiate" trovate tutti i particolari.

    Quanti all'anonimo (uno dei tanti) vorrei fargkli notare che chisi serve presso uno spacciatore non è una vittima innocente, al limite è un cliente.

  27. settantasette says:

    @Ossimorosa, MrsBingTSSC: ce ne fossero un pò di più, di persone che la pensano come voi.


    @Saint: sono professionisti dell'informazione. Scrivere per loro è un mestiere, non un hobby come per noi. Quindi, sono imperdonabili quando svaccano con stronzate del genere.


    @ingordo: parole sante.


    @Bisax: non imparano mai, eh? Quante volte dovranno ancora succedere queste cose...

  28. anonimo says:

    Voglio proprio credere che sia una mancata firma a farti ostentare questo spadroneggiare con l'IP altrui... :-|

    Questo posto puoi anche considerarlo "casa tua" e quindi trattare gli ospiti come cazzo credi, ma temo si tratti solo di comune buon senso...

    Che tu ne sia sprovvisto?

    Rispondo tra me e me, potrei ritrovarmi spalle al muro e Uzi appiccicato in fronte pronto a far fuoco...

    Sono solita leggere prima i commenti e poi il post..

    Non so perchè, ma mi piace così..

    L'argomento è senz'altro degno di nota, ma credo mi sia passata la voglia di conoscere il tuo pensiero sulla vicenda..

    Giudicare riesce a tutti MOLTO BENE.. Me compresa.

    Mi ha stranita la cosa dell'IP.

    Ognuno avrà un cazzo di diritto nel mantenere l'anonimato o no?

    E' che lui vuole sborrare a tutti i costi.

    E allora sborra, se ti rende sereno...

    La gente s'accontenta di così poco...

    E ora, puoi pure sparare il tuo bla bla bla... ;-)

    E anche il mio IP.

    Così dopo so qual'è...


    ACCM

  29. settantasette says:

    Dormito poco e male, ACCM?

  30. anonimo says:

    Kit, com'è che la gente che commenta il tuo blog è così allucinata? Distribuisci pastiglioni e a me nulla? Guarda che il prossimo calumet della pace me lo fumo da solo, eh?!


    - Tiger Jack


    ACCM: arrivi in un posto, sborri accusando il 'titolare' del posto stesso di sborrare, fai tutto 'sto casino per un IP e per così poco ti passa la voglia di commentare la cosa molto più seria che qui è trattata?


    Su, dai: non parlare di buon senso, che non è cosa.




  31. Ossimorosa says:

    Ma dai, qui si sborra?

  32. anonimo says:

    E' sempre strepitoso constatare quanto le stronze-nullafacenti-testedicazzo-rompicoglioni come me riescano a sollevare due dita di polvere... ;-)

    Una, nel caso del nostro 77...

    Clap, clap e clap...

    P.s. Dormito daddio, zencs... :-)


    Ora leggo il post.



    ACCM

  33. anonimo says:

    77, guarda che io non li stavo perdonando affatto. Analizzavo ciò che forse li spinge a comportarsi così da schifo. Ora me ne vado di corsa, non vorrei farmi schizzare i pantaloni nuovi, che schifo... :-)


    Saint.

  34. settantasette says:

    Ragazzi, lasciamo perdere, và. Che la discussione riguardava tutt'altro, e a svaccare con i modi e i termini ci si mette un attimo ;-)


    PS Tiger "Musashi" Jack, purtroppo il mio tunisino di fiducia è in magra, dice che tira una brutta aria. Bisognerà chiedere a qualche bravo ragazzo della meglio gioventù italiota, sai mai che gli avanzi qualcosa della riserva che tiene nel cruscotto del Cayenne.

  35. ABS says:

    Totalmente d'accordo con te (tranne che per la pubblicazione degli IP, anche perché se per esempio sono fissi fastweb potrebbero essere ricollegati a gente che non c'entra niente... ;) )

  36. ventodipolente says:

    il principio è sempre lo stesso bisogna avere un nemico, certo fare indagini per trovare che ne so faccio un esempio parallelo un terrorista è dispendioso in termini di tempo e di danaro, tanto vale radere al suolo una nazione per poi scoprire, dopo aver ammazzato migliaia di civili innocenti che il terrorista non c'era...certo se sparo sul mucchio uno stronzo che ha fatto per lo meno un furto d'autoradio lo beccherò no? Avete mai sentito parlare del delitto pasolini beh chi non lo conosce si informi, la dissimulazione il linciaggio il depistaggio, e su queste basi si parla di giustizia, omosessuali extracomunitari meridionali...ah il sogno di ogni buon inquisitore...lo ripeto anche qui la legittima difesa è un diritto delle genti prima che sancito dalla nostra costituzione, ma legittima, la tendenza è quella che di fronte all'impotenza si imbraccia un cannone e si spara all'impazzata, difendersi è un diritto, utilizzare la paura per sterminare è un abominio. Il negro spacciatore assassino che muoia...è un filone che tira per chi gli tira qualcos'altro la giustizia è tutta un'altra cosa. Certo uno urla pena di morte fin tanto che disgraziatamente non si finisce erroneamente negli ingranaggi...chi ha i soldi o i parenti potenti riesce ad evitare chi viene eletto a vittima sacrificale soccombe...come è stato detto buon senso...eh ce ne vorrebbe un bel pochettino...un saluto...

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