Behind the Glass



Devo dire che scivolare beatamente verso il menefreghismo più nichilista è una goduria della mente. Lo scoglio iniziale da superare è duretto, in effetti: l’incazzo cosmico tende a essere una reazione praticamente involontaria, automatica e inevitabile come un colpo di tosse. Sarà che la sovraesposizione desensibilizza. Sarà che la scala dei valori morali, nel momento in cui perde i gradini e gli appigli per trasformarsi in un ascensore che precipita verso un abisso di schifo, si svuota di ogni significato. Non lo so. Ma senza quasi accorgermene, ci sono comunque riuscito: impermeabile e indifferente, assisto alla realtà con la disinvoltura inattaccabile di un biologo che osserva un acquario. Mi informo, certo, seguo la cronaca e la politica, esprimo giudizi, ma il distacco è tale da impedire qualunque interazione emotiva. Voglio dire: se il pesce palla fa lo stronzo col pesce pilota, litigano, e nel frattempo il pesce siluro glielo mette in culo a entrambi, registro l’avvenimento, penso che palla e pilota siano dei coglioni, palla un po’ di più, che siluro sia un bastardo, però furbo, e punto. Coinvolgimento e interesse più o meno pari a quelli provati per i risultati del campionato Apertura, ossia primo posto a pari punti per tre squadre – San Lorenzo, Boca Juniors e la sorpresa Tigre – con conseguente spareggio triplo, e disastro per il River Plate, ultimo, privo del “Niño Maravilla” Alexis Sanchez passato all’Udinese.

Blindato in un guscio psicologico di questo tipo, posso quindi permettermi di commentare ciò che avviene nel puzzolente vascone chiamato italia, senza farmi per questo venire travasi di bile o sacrosanta voglia di molotov. Da dietro il vetro, diciamo. E per dare una bottarella 2.0 a queste pagine, inauguro il tag “behind the glass”.

Mettere il primo tag – uno solo – ad alcuni post di un blog, nel 2009, definisce piuttosto bene quanta voglia di stare al passo con questi tempi di merda io abbia, credo. A presto.

Pensiero del giorno:
“Non sono molto bravo a raccontare le storie”
(C-3 PO, “A New Hope”, 1977)

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11 Responses to Behind the Glass

  1. Ossimorosa says:

    Idem.

    Solo che io mi sono lasciata distrarre dalla realtà, e quando vedi che il pesce palla e la sua cazzonaggine influisce significativamente sulla vita di ignari esseri umani, beh...dietro al vestro fai fatica a starci. Ma tu lo sai meglio di me, e meglio di me l'avevi anche scritto.

  2. settantasette says:

    Sì, fai fatica. A volte, però, mi chiedo quanto ignari siano gli esseri umani. Diciamo che provare compassione per un cassaintegrato fiat che ha votato lega mi riesce difficile, ecco. Sono più verso il "fottiti, l'hai voluto tu", attualmente.

  3. anonimo says:

    Ma sai che anch'io sono nella stessa situazione emotiva? Cioè a-emotiva...

    E' incredibile, io guardo gli eventi e non me ne frega niente, è come se vedessi dei pesci concitati in un acquario ma osservando esternamente, senza sentirmi parte delle dinamiche acquatiche. Ed è vero che comporta cinismo, però si vive decisamente meglio! Poi dipende sempre dalle fasi che si attraversano...

  4. anonimo says:

    Ah, il commento 3 è mio, sono la Sara!

  5. settantasette says:

    Cara Sara, diciamo che di questi tempi comincia a essere necessaria - per me - una selezione delle cose per cui vale la pena di spendere energie. L'italia e chi ci abita non l'hanno superata, la mia selezione.

  6. MJC says:

    Per dirla alla Mel Gibson in Arma Letale: "Bisogna imparare a dire NON ME NE FREGA UN CAZZO!!!"...

    Aiuta a vivere meglio e previene l'ulcera.

  7. settantasette says:

    #MJC: oh yes, assolutamente.

  8. lapsuscalami says:

    Avevo in testa tutto un bel pensierino ma.... un certo giovine in prima media deve essere interrogato su Carlo Magno: ubi maior....

  9. settantasette says:

    Non sia mai che venga trascurato Carlo Magno, a causa mia poi... :DD

  10. IndianoDiBombay says:

    io mi ritrovo nella situazione di avere 2 collghi convinti sostenitori di questo "governo", se vogliamo chiamarlo così. giuro, non crdevo che la gente potesse desiderare così tanto di farsi abbindolare. la cosa che mi fa più specie è che queste persone sono d'accordo sempre, su qualsiasi provvedimento, anche quando sanno benissimo che va contro ciò che era stato precedentemente dichiarato e quindi da loro stessi sostenuto. tutto sommato, è come vedere la redazione de "il giornale" all'opera

  11. settantasette says:

    Indiano, sbattitene. Non meritano la tua attenzione. E' semplice, una volta entrato nell'ordine di idee. Se proprio hai tempo da perdere, osservali come fossero insetti, e ridi di loro.

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