Dead Or Alive (you spin me right round, baby)


Eddunque, tanto per cominciare: di cosa si è strepitato recentemente? Ma certo, lo so, era una domanda retorica. La povera disgraziata seppellita qualche giorno fa a Paluzza, da queste parti. Finito da un po’ l’orgasmo opinionistico globale, finalmente i pesciolini si sono dati una calmata. Beh, francamente, il fatto che la sera in cui lo psicodramma etico-morale-politico-religioso è giunto al capolinea, il grande fratello abbia fatto il boom di ascolti, è stato uno dei pochi momenti nei quali ho percepito una certa affinità con la maggioranza degli idioti che coabitano con me in questo paese. Perché non me ne fregava un cazzo. Avrebbe dovuto? Una notte qualunque, nel ’92, una ragazza qualunque si schianta in macchina, alle tre e mezza, tornando da una festa. E come succede a una marea di giovani imbecilli ogni sabato sera, ci rimane secca. Anzi no, non proprio, la annaffiano come un ficus per un po’ di anni, ma alla fine – per lei - è lo stesso. Il resto è stato un baraccone inguardabile e indigeribile, da qualunque punto di vista.

Tanto casino, per cosa? Ho qualche amico – medici, infermieri - che lavora al pronto soccorso, e ne raccolgono col cucchiaino parecchi al mese solo qui: altrochè “staccare la spina”, o il sondino, o quello che è, alla maggior parte dei “codici rossi” che si ritrovano in determinate condizioni la spina non la attaccano nemmeno. Dopo essersi consultati, in privato e in forma ufficiosa, con le famiglie (ma non sempre). E sono cose che si sanno, eccome. Stesso discorso per molti malati terminali. Vicenda banale e comunissima nella sua tristezza, quindi. Ma per una serie di circostanze, principalmente un vuoto normativo di cui tutti si sono accorti solo adesso (pensa un po’, eh?), ne è nata una delle peggiori esibizioni nazionali di arretratezza culturale e sciacallaggio mediatico che abbia mai visto. Utile solo alle parti in causa, e ai loro interessi. La legge sul testamento biologico pare che sarà la solita merdata, hai capito la novità. A parte questo? Dovevo commuovermi per qualcosa? Indignarmi? Ma chi cazzo se ne frega, davvero.

Pensiero del giorno: “Fermati. Fallo ora, torna indietro”
(Padmé Amidala, “Revenge Of The Sith”, 2005)

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4 Responses to Dead Or Alive (you spin me right round, baby)

  1. anonimo says:

    cinico e diretto, ma sincero. va bene così.

  2. settantasette says:

    Beh, #1, la tua approvazione mi rasserena. Davvero :)

  3. lapsuscalami says:

    Grazie, guarda. Grazie.

    Condivido su tutta la linea.

    Di cinico, non ci trovo niente.

    E forse, il non aver partecipato all'abbuffata mediatica delle minghiate retoriche di ambo le parti, è l'unica forma di rispetto possibile per questi poveracci che, sia che se la vadano a cercare o che la sorte li trovi nel posto sbagliato al momento sbagliato, se ne vanno inconsapevoli prima che tutto nella vita possa ancora succedergli.

    Chi muore giace e chi resta si dà pace. Mia nonna ne sapeva una valangata, di proverbi.

  4. settantasette says:

    Che la Forza ci conservi i proverbi delle nonne, altrochè...

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