Anno 3156, poco a nord di quella che una volta era la località di Mountain View (San Jose), contea di Santa Clara, California.
Le due creature, dopo aver ispezionato l’area, si fermano. Con movimenti lenti e impacciati dei tentacoli, a causa delle pesanti tute ambientali, procedono all’installazione dei rilevatori e delle interfacce neurali. Inserite le sonde ad autocarotaggio nel ghiaccio, in attesa che i sensori arrivino alla profondità prevista, dove si trova la superficie del pianeta, una delle due si rivolge all’altra.
(tradotto dal sistema di comunicazione in uso nel sistema di Alpha Centauri)
“Sembra che ci siamo. Speriamo di aver interpretato bene i calcoli.”
“I segnali sono deboli, ma coerenti. Il centro di tutto era qui.”
“Come fai a esserne così sicuro? La rete di collegamenti che abbiamo rilevato ricopriva l’intero pianeta, ma non è attiva da almeno un migliaio di rivoluzioni della piccola stella gialla di questo sistema.”
“La scansione sub-atomica ne ha tracciato chiaramente i residui di energia, però. E la triangolazione dei loro percorsi identifica questa posizione come il nodo primario.”
“Avremo una, due possibilità al massimo, ricordalo. Quando ci saremo collegati, l’analisi disperderà rapidamente la carica delle particelle, o quello che ne rimane.”
“Anche se i dati interpretabili saranno pochi, sarà sempre meglio di niente. Basta che le traccie energetiche rimangano aggregate il tempo necessario affinchè l’elaboratore le trasformi in codici. Poi, forse, finalmente sapremo.”
“E’ affascinante, vero? Non conosciamo nulla di questa civiltà perduta, e quelle che stiamo per recuperare saranno le prime e ultime informazioni che avremo. Il reparto scientifico studierà gli scenari possibili per chissà quanto, dopo.”
“Aspetta. Ecco, i sensori hanno stabilito un contatto!”
“Attivo l’interfaccia. Confermo, rilevamento positivo.”
“L’elaboratore è collegato. Inizializzazione dell’analisi in corso.”
“C’è un flusso! Ripeto, c’è un flusso! Abbiamo dei dati! Passare a… ”
“No. Collegamento interrotto. Energia residua disgregata.”
“E’ finita, dunque. Siamo riusciti ad avere qualcosa?”
“Qualcosa, sì. Aspetto la decodifica.”
“Guarda! C’è un primo segnale ricostruito. Cosa significa?”
“L’elaboratore lo interpreta come la designazione del nodo primario. Non è detto che abbia un significato, può essere un nome. Il termine è ‘GOOGLE’.”
“Le designazioni servono a poco. C’è altro?”
“Un momento ancora… ecco. Pare che una sequenza di dati fosse presente in misura preponderante nel nodo, in questo ‘GOOGLE’, insomma. E’ la sola che abbiamo potuto estrapolare, tutto il resto è perso.”
“Beh, se è così, l’informazione sarà rilevante. Decodifica?”
“Quasi completata.”
“…”
“…”
“Allora? Cosa dice??”
“…”
“…”
“ENLARGE YOUR PENIS.”
Pensiero del giorno: “Non troverai mai un covo di feccia e di malvagità peggiore di questo.”
(Obi-Wan Kenobi, “A New Hope”, 1977)
Capolavoro.
Saint.
Da " piccola antologia del pianeta terra"...
Complimenti!
:)
Miriam
AHAHAHAHA
Grandissimo... :))
Protesto.
C'è del maschilismo qui!
...
....
.....
O del marcio in Danimarca.
Troppo forte!
Sei da studiare, il pensiero del giorno è forse meglio del post ;)
Davide
In effetti, ho anch'io l'impressione che consegneremo ai posteri il peggio possibile della nostra cultura.
Pensa se insieme a quel messaggio ci fosse un DVD con registrata una puntata di "altrove".
- Musashi
@Saint, Miriam, Vortex, Ingordo: è bello sapere che quello che scrivi fa passare qualche momento divertente a chi ti legge. Grazie.
@Ossimorosa: adoro chi ha il gusto della citazione ironica :)
@Davide: bienvenido. Eh, Obi-Wan Kenobi non scherza mica :)
@Musashi: rabbrividisco con te. Sperando che in futuro saranno tanto illuminati da capirci e perdonarci.
e il buy viagra on line, dove e' finito?
vabbe', molto carino lo stesso :-)